LIBERALISMO

 LIBERALISMO

Il liberalismo è una filosofia politica e morale che sostiene la limitazione dei poteri dello Stato a favore dei diritti soggettivi, i quali sono inalienabili ed imprescrittibili.

Fu elaborata tra la fine del XVII e il XVIII secolo.

Il significato del termine liberale risale al termine latino liber, che significa "libero". Uno dei primi esempi documentati dell'utilizzo della parola liberale si verifica nel 1375, quando fu usata per descrivere le arti liberali nel contesto di un'educazione desiderabile per un uomo nato libero.

Secondo i liberali, è proprio lo Stato che deve assicurare il rispetto e l'applicazione dei diritti naturali, i quali rispettivamente sono:

- diritti o libertà intellettuali e spirituali (libertà d'opinione, di pensiero, di stampa, d'espressione...)

- diritti o libertà economici (diritti di proprietà, libera iniziativa economica...)

John Locke è stato il primo grande pensatore liberale. Per Locke il passaggio dallo stato naturale alla società civile o politica è funzionalmente diretto a tutelare la proprietà privata. Infatti, già nello stato di natura c'è la proprietà privata, ma essa non ha un'origine convenzionale, bensì deriva dal lavoro degli uomini.

Tutto quello che essi riescono ad ottenere con il lavoro diventa di loro proprietà.

L’uomo, per Locke, nasce libero per volontà di Dio, e si unisce ad altri suoi simili in società, non per paura e per salvaguardare la sua incolumità (Hobbes), ma per potenziare i diritti di cui gode già nello stato di natura, perché lo Stato ha la possibilità di tutelare meglio i suoi diritti attraverso le leggi (il fine della legge non è precludere o reprimere la libertà ma di conservarla ed ampliarla).

Nello Stato di natura l’uomo possiede tre diritti fondamentali: alla vita, alla libertà e alla proprietà. Entrando in società l’individuo cede allo Stato l’amministrazione della giustizia e della difesa della sua incolumità, ma non può cedere completamente i tre diritti naturali perché sono personali e inalienabili.

Altri capisaldi del pensiero di Locke sono il principio di legalità, per cui le leggi devono essere regolarmente promulgate, la regola della maggioranza nelle decisioni del governo e la subordinazione del potere esecutivo a quello legislativo.

Infine, il liberalismo si oppone al comunismo e al fascismo, affermando lo Stato democratico, rappresentativo, con la divisione dei poteri e l’affermazione della sovranità popolare.

Spesso il liberalismo si associa all’individualismo e si fa garante della difesa dei diritti individuali contro l’oppressione della collettività, soprattutto quelli di libertà, proprietà, vita, parola, di associazione.



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